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Vogliamo promuovere una visione collettiva del futuro collegando mondi vicini.

Siamo consapevoli che solo unendo le forze possiamo superare i limiti di ciascuno e lavorare per il cambiamento sociale del paese in modo nonviolento e duraturo e per tutti.

La nostra strategia consiste nel coltivare e rafforzare i gruppi territoriali che insieme pensino al futuro del proprio territorio.

I gruppi che si collegano nel MoVI sono autonomi e si autogovernano, contribuiscono alla costruzione di politiche comuni, possono collegarsi e partecipare alla rete che rimane una struttura leggera di volontariato. La ‘mission’ della rete territoriale non deve sovrapporsi con le ‘mission’ dei singoli gruppi/associazioni ma va costruita insieme attraverso un percorso di co-progettazione interno alla stessa rete territoriale.

Vuoi saperne di più su come è strutturata la rete de MoVI?

LA RETE

Per concretizzare la nostra idea utilizziamo diversi strumenti operativi che mirano ad allargare e rafforzare la rete e i gruppi che ne fanno parte:

Officine del futuro

Officine del futuro è un laboratorio in cui si costruisce insieme o si rafforza l’identità della propria rete territoriale con l’accompagnamento di facilitatori esperti nella costruzione di processi partecipati e condivisi. Con le OFFICINE ogni rete si mette in cammino verso la propria casa comune.

Cantieri

Cantieri è uno strumento per dare valore a quelle che abbiamo chiamato buone pratiche generative ossia quelle esperienze nel paese (non solo di gruppi MoVI) che hanno individuato una “strada nuova per il futuro”. Il Cantiere MoVI vuole far emergere le esperienze, farle incontrare e confrontare tra loro, individuarne il carattere generativo e diffonderne gli elementi replicabili. Molte sono le buone pratiche generative su ogni territorio: welfare di comunità, amministrazione condivisa dei beni comuni, legalità/nonviolenza, impegno giovanile, dialogo tra le generazioni, economia solidale ecc.; tali pratiche, se messe a confronto tra loro, potrebbero diventare un cantiere restituendo piste di lavoro sostenibili verso il futuro e per tutti.

Altri strumenti…

Ci sono altri strumenti operativi nazionali:

  • Gli scambi di visite tra gruppi di territori diversi su temi ed esperienze comuni.
  • Il Servizio Civile esperienza fondante per molti giovani per conoscere e far proprio il mondo dell’accoglienza e della solidarietà ed occasione di dialogo intergenerazionale per dare un futuro al patrimonio del volontariato acquisito in 40 anni di impegno.
  • Il campo scuola che ogni anno si tiene d’estate in una regione diversa collegandosi alle esperienze generative di quella regione.
  • I progetti specifici e concreti che servono a rafforzare il movimento e ad organizzare gli strumenti nazionali e a finanziarli. Con l’attenzione non tanto di sovrapporsi e mettersi in competizione al lavoro specifico delle realtà che lavorano su un territorio ma quanto di valorizzarne la portata complessiva e l’efficacia dell’insieme delle azioni che è proprio la mission tipica di rete.

La rete MOVI, a 40 anni dalla sua nascita, oggi guarda a strade nuove per il futuro del volontariato, parola che da decenni è usata per esprimere la scelta dell’accoglienza e della solidarietà, della difesa dei principi della Costituzione, della discesa in campo dei cittadini per la cura del bene comune.
Negli ultimi anni diverse sono le forze che hanno cercato di appropriarsi del buon nome del volontariato ed anche la recente Riforma del Terzo Settore guarda più alla regolamentazione dell’economia dei servizi del welfare che lo Stato ha delegato non riuscendo così a distinguere e, quindi, a riconoscere la gratuità come espressione di cura del proprio paese.
Il MoVI già da alcuni anni si è invece messo in cammino su Strade Nuove, abbiamo cercato di “accompagnare il parto di un mondo nuovo” che la crisi economica ha solo reso evidente ed oggi siamo pronti a fare un passo avanti con una strategia appropriata ai tempi che viviamo che richiede la costruzione di reti.